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lunedì 2 novembre 2009

ARKADI replica di ALAMO


La storia della battaglia di Alamo, che avvenne nel 1836 nel Texas, allora territorio messicano, è un episodio molto noto anche in Italia, sia per il gran successo di films come quello interpretato e diretto da John Wayne nel 1960, sia perché nella missione poi trasformata in fortezza, perirono personaggi notissimi allora in America, già divenuti leggende ancora in vita. Oggi sappiamo che non tutto oro è ciò che riluce nella vita di uomini come Davy Crockett, Jim Bowie o William Barrett Travis, ma l’episodio di Alamo, con la loro morte eroica, ha fatto sì che per la giovane nazione americana, bisognosa di eroi da venerare, il ricordo di come morirono sia tuttora fonte di innumerevoli saggi storici, fumetti, films e quant’altro.
Da piccolo ero appassionato delle gesta di Davy Crockett, che appariva in alcune serie di fumetti, editi da differenti case editrici e mi entusiasmai enormemente alle diverse trasposizioni cinematografiche che allora furono prodotte sugli “eroi” di Alamo.
Consideravo gli evolversi di quelli eventi come un fatto unico ed irripetibile: la missione religiosa che viene trasformata in un forte da un gruppo di patrioti che lottano per la libertà, l’assedio e l’assalto da parte di forze dell’esercito regolare enormemente preponderanti, la morte eroica dei difensori, fulgidi atti di eroismo da parte di individui particolari, ecc.
Tutto ciò mi entusiasmava da piccolo e la passione è cresciuta con l’età, e mi ha portato a documentarmi quanto più possibile sulla materia.
Poi, alcuni anni fa, mi accadde di sobbalzare sulla sedia allo scoprire che un fatto analogo a quello di Alamo, quasi l’effetto di una carta carbone, era avvenuto in un’altra parte del mondo, quasi con le stesse modalità...
Se volete saperne di più acquistate il numero 7 di CRONOS.
Fabrizio Frosali

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