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venerdì 13 novembre 2009

Misteri della PROVENZA: Il colubro di FONTAINE DE VAUCLUSE



Per me il luogo più magico, più affascinante di tutta la Provenza: partiamo dalle caratteristiche naturali. La grotta della sorgente, a volte di un’acqua limpidissima, si trova ai piedi di una collina di 230 metri: le acque scendono rapidamente e tumultuosamente dalla grotta alimentate anche da piccole sorgenti laterali e la portata è anche di 200 m3 al secondo. Anche i romani avevano riconosciuto l’importanza dio questa sorgente e avevano costruito un acquedotto di cui si sono ritrovate le tracce. Il mistero più grande è dato dalle varietà estreme del debito della sorgente indipendente dalle stagioni e dal tempo atmosferico . Si pensa che la sorgente capta le acque di una immensa superficie dal Monte ventoso al Luberon . Si sono fatte ricerche penetrando nel sifone della sorgente, anche da Cousteau nel 1950 : un piccolo sottomarino nel 1985 è arrivato a 315 metri
Un tedesco, HasenMayer, con scafandro autonomo è sceso alla profondità eccezionale di 205 metri nel 1983.
Esiste anche a S. Christol un forellino da cui usciva un soffio d’aria. Il buco soffiatore agisce come una valvola di sicurezza.
Chiesa
È una delle più caratteristiche della Provenza , romanica, a navata unica e una abside fiancheggiata da colonne antiche Costruita pare nel vi secolo fu distrutta nel 1034 A destra del coro si apre la cripta con il sarcofago di S. Verano, vescovo di Cavaillon nel sesto secolo e uccisore del mostruoso Colubro per alcuni invece ucciso da Petrarca . Oggi in riva al fiume si trovano solo delle piccole salamandre.
Il monte della vacca d’oro sormonta Vaucluse; si racconta che in un’epoca imprecisata gli inglesi volevano acquistare il monte che racchiuderebbe le ricchezze ma i valligiani rifiutarono. Chi penetra nelle caverne del monte alla ricerca del tesoro viene accolto dai gemiti e dalle minacce dello spirito guardiano.
Al mulino di S.Marcel si scoprì uno scheletro di un uomo molto grande che aveva vicino una bottiglia che aperta rivelò un vino squisito.
Il castello: Fu costruito nel 1030 dai monaci dell’ordine di S. Vittorio e ospitava una guarnigione di 150 uomini. Appartenne ad un amico del Tetrarca Philippe de Cabassole vescovo di Cavaillon.
Tetrarca, fu da queste parti che conobbe Laura. La teoria più diffusa afferma che essa era la moglie di Hugues de Sade da lui sposata nel 1325: madre di 11 bambini morta di peste nel 1348 a 40 anni. Petrarca possedeva qui una casa in riva a fiume e un piccolo giardino . Un giorno si dice fu lui che uccise il colubro e non S. Verano.
Poi il marchese de Sade nel 1779 in una lettera parla di essere ossessionato dalla figura di Laura, che gli appare in sogno e gli parla della vita eterna.
Sono queste le “chiare fresche dolci acque” del Petrarca
Si dice che dalla sorgente emanino delle forse che possono far sentire l’energia e il fascino di cose che hanno lasciato il segno nella storia.
Fabrizio Frosali

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