DRAGUIGNAN
Il gran dolmen di Draguignan è posto su un monticciolo che domina la città vecchia a 1 km a nordovest sulla strada che porta a Castellane e al Verdon. Si tratta del vero solo dolmen che si può trovare in Provenza ed è formato da quattro pietre, tre alzate e una grande lunga 6 metri per 4,70 di forma irregolare L’altezza è circa m 2,35 il peso circa 256 quintali. Negli scavi effettuati si è ritrovato un monumento di piombo di forma ovoidale che sembra certificare la destinazione funeraria dell’oggetto. E’ chiamato anche Pietra delle fate intorno ha tre alberi, una quercia, un ginepro e un micocoulier alberi simbolici dei celti. Il ginepro è alto 8 metri, molto grande quindi.
C’è una leggenda che ci parla di una fata che amava suonare il mandolino travestita da pastorella. Questa fu conosciuta da un giovane genio dei boschi che s’innamorò di lei. Essa acconsentì a sposarlo solo se il matrimonio fosse avvenuto sotto tre grandi pietre e gliene fece il ritratto. Lui riconobbe le pietre come quelle che erano in una gola vicina, e riuscì a trasportarne e edificarne solo due. Crede di aver perduto la partita ma la fata impietosita nottetempo trasportò ed eresse magicamente la terza pietra. . Ma il genio a quel punto capi che la fata era più abile di lui, non volle saperne del matrimonio e morì addolorato. La fata lo segui poco dopo. Si pensa che la quarta pietra non sia altro che il corpo dell’innamorato pietrificato. Un’altra leggenda ci afferma che la fata sopravvisse e diventò un essere etereo, ma conserva ancora i suoi tesori e verrebbe nelle notti d’inverno a contemplarli. Solo una ragazza pura ne avrebbe in dono alcuni. Nell’interno della pietra orizzontale ci sarebbe la bacchetta magica con cui la fata può aprire il nascondiglio, ma nessuno lo ha mai scoperto anche se si dice che molti giovani siano venute a passare la notte qui. Forse vi è mancanza di purezza?
Draquignan Dracontia o Dracona in epoca gallo romana: il nome evoca il drago e si dice che i consoli e i sindaci della città imponessero il prenome Drac ai bambini sulla fonte battesimale : anche qui d’altronde c’è un san. Hermentaire anche lui vincitore del dragone. Si è d’altronde conservato per lungo tempo il culto della festa di s.Giovanni che mescolava dei cristiani e pagani. L?eroe della festa, che ripeteva scene bibliche, non era altro che il nostro Drago S. Hermentaire fu il primo vescovo d’Antibes : non si possiedono molte notizie su di lui e anche il combattimento col Drago è nebuloso . Si sa solo che abitava le paludi che si estendevano intorno alla città e una volta ancora c’è l’abbinamento, terreno paludoso, mostri che lo frequentano ………Hermentaire fece poi costruire una cappella dedicata a S. Michele in un quartiere di Draguignan chiamato il Dragone. Fabrizio Frosali |
Ma ti sembra di scrivere rosso su nero?????
RispondiEliminaIl nero è stato inserito in automatico su tutto il blog. Solo alcuni spot hanno questo inconveniente che pian piano correggo. Se ti interessa leggere fai copia e incolla. Ora comunque è cambiato il colore.
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