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martedì 24 novembre 2009
James Brooke il rajah di Sarawak
La vita di James Brooke è l'esempio tipico di come, almeno fino al secolo scorso, un uomo determinato, con nemmeno una grandissima disponibilità finanziaria, potesse ritagliarsi un piccolo regno in remote regioni del globo. Era nato in India nel 1803 e passò la sua fanciullezza a Benares. Da giovane entrò al servizio della East India Company e fu mandato col suo reggimento nella valle del Brahmaputra. Li in un minore scontro con i Burmesi, in cui mostrò un notevole coraggio, fu ferito e nel 1825 tornò in Inghilterra, a Bath, per la convalescenza.
Non si è ancora chiarito in che parte del corpo Brooke sia stato ferito. Secondo alcune fonti la ferita lo colpì nelle sue parti maschili e forse è per questo che per tutta la vita non fu interessato all'altro sesso. Non ci sono prove che fosse omosessuale, ma certo la sua approvazione a certi fisici statuari di indigeni, la sua amicizia con Badruudeen il fratello di Muda Hassim ed il fatto che per sua esplicite affermazioni, dormisse a volte nello stesso letto con giovani ufficiali, lasciano intravedere qualcosa che va al di la del semplice cameratismo.
Non si sa se si sia mai sposato. Ricercò in tarda età un figlio illegittimo avuto con una serva del padre e fonti bornesi affermano che sposò con rito musulmano Penigran Anak Fatima, nipote del sultano del Borneo, da cui forse ebbe una figlia.
Comunque sia, dopo la sua guarigione dalla ferita, lasciò il servizio della compagnia e viaggiò molto visitando diverse isole dell'arcipelago indiano. Provò anche a dedicarsi al commercio ma non era tagliato per questa vita. Con l'eredità ottenuta con la morte del padre armò uno Yacht, il Royalist, che tanta parte ebbe in seguito nella sua personale vicenda nella lotta contro i pirati malesi. Arrivato a Sarawak fu ricevuto amichevolmente dal rajah Muda Hassim che forse lo credeva un inviato ufficiale della potente Inghilterra, ed iniziò le sue esplorazioni. Ebbe così modo di conoscere la realtà politica del Borneo, diviso in tanti staterelli con le varie tribù in perpetua lotta tra loro. Al momento di lasciare il Sarawak per altre isole ebbe un piccolo scontro con i Daiachi che assalirono la sua nave. La sua assenza durò sei mesi ma James fu deluso dalle altre isole che visitò, così torno a Sarawak dall'amico Hassim . Costui era impegnato in una specie di guerra con dei ribelli malesi, che reclamavano il Sarawak come dominio olandese. Le azioni guerresche erano effettuate per lo più costruendo larghe fortificazioni in legno. Il lavoro veniva fatto da daiachi e cinesi. Ogni parte faceva a gara a costruire le più grandi fortificazioni. C'era uno scambio di insulti, il battere dei gong, poi le costruzioni venivano smantellate per essere erette più in là. I belligeranti erano armati principalmente di armi bianche ma avevano anche delle specie di fucili consistenti in dei tubi di ferro che venivano retti da due persone, riempiti di polvere da sparo a cui veniva dato fuoco. Ciò produceva un gran rumore ma poco altro. In un'occasione, con una piccola carica effettuata coi suoi uomini e con gli alleati malesi, Brooke si impadronì di un fortino dei nemici e questo fu decisivo. Hassim in riconoscenza gli consegnò l'intero stato del Sarawak.
ARTICOLO APPARSO INTEGRALMENTE SUL N. 11 DELLA RIVISTA CRONOS
Fabrizio Frosali
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