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sabato 2 aprile 2016

Il monastero celtico delle isole SKELLIGS

Il testo di questo articolo è preso da Wikipedia le foto sono invece copyright del titolare del sito Fabrizio Frosali.

Descrizione

Il luogo non è oggetto di moltissime visite da parte dei turisti, scoraggiati dalla sua remota e sperduta posizione, ma anche da numerose restrizioni da parte del governo irlandese: solo 10 imbarcazioni hanno il permesso di salpare dalle coste del Kerry, con un massimo di 12 persone a bordo e soltanto una volta al giorno. Ne deriva che il posto è preservato in maniera eccellente.
L'interno del monastero, spartano fino all'eccesso, è un'immagine palese dell'ascetismo e della vita rigorosa praticata dai monaci del primo Cristianesimo irlandese. I monaci vivevano in piccole celle circolari (clochans) fatte di pietra viva asciutta incastrata, costruiti praticamente sulla sommità di scogliere a picco sul mare alte circa 60 metri. Il monastero è accessibile da un'impervia scalinata scavata nella roccia e presenta accanto un'antica High Cross.

Storia e conservazione

Il monastero sopravvisse a una razzia vichinga nell'823, con una successiva espansione culminata con la costruzione della cappella centrale all'inizio del II millennio. Fu abbandonato un secolo dopo circa dall'ultima espansione e riscoperto nel XVI secolo per pellegrinaggi annuali, ma senza residenti fissi. Nel 1826 fu costruito un faro e nel 1986 furono intrapresi dei lavori di restauro per aprire il luogo ai turisti.Recentemente, tuttavia, l'accesso ai turisti è stato sempre più limitato per cercare di conservare al meglio questo luogo eccezionale e unico al mondo: ciò che desta più preoccupazione è la particolare scalinata, da un lato non molto sicura per le persone, dall'altro in pericolo di degradazione se percorsa da troppi visitatori.


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