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lunedì 10 settembre 2012

Lo spettro di GIOVANNA D'ARCO al castello di JAULNY

Veramente dovrebbe trattarsi del fantasma di Giovanna dell'Artemisia, la dame des Armoises che frequenta il castello di Jaulny, perchè questo sarebbe stato l'ultima dimora di Jeanne e di suo marito Robert des Armoises.  Dopo il finto rogo di Rouen infatti  Giovanna sarebbe stata la protagonista di una nuova epopea nei panni di Claude o di Jeanne, la dame des Armoises. Dopo qualche anno di guerra con gli inglesi, si sarebbe sposata col cavaliere suddetto. Ovviamente i partigiani di Giovanna la Santa rifiutano questa tesi, che per quanto mi riguarda anche io non mi sento di sostenere. Ma se si vuol stare al gioco, allora nulla vieta di pensare che il fantasma di Giovanna d'Arco sia davvero di casa a Jaulny dove viene vista frequentemente, come una graziosa forma bianca che vaga tra le due ali del maniero...L'immagine qui allegata è quella della vera Dame des Armoises, che si trova al di sopra di un camino nel castello. Che davvero lei sia la vera Giovanna d'Arco?  Se la cosa vi intriga, scrivetemi.

venerdì 27 luglio 2012

Il castello templare di ALMOUROL e le sue leggende




Almourol è senz'altro uno dei castelli più "scenografici" al pari di alcuni che si possono trovare solo nelle lande scozzesi o irlandesi. Costruito dai templari, al comando di Gualdim Pais, il gran maestro del Portogallo, nel 1171, sui resti di un forte romano, in una piccola isoletta sul Tago, non fu mai attaccato e per questo ha potuto conservare l'aspetto imponente originario.
Diverse leggende sono connesse a questo castello, la più nota è quella di un gigante, dal nome proprio di Almourol, che ne era a guardia. Questo essere malvagio teneva prigioniere nel castello due belle principesse, Polinarda e Misaguarda, per scopi che non è dato sapere. Un cavaliere inglese, di ritorno dalle crociate, chiamato Palmeirim, si mise in testa di liberare le fanciulle e riuscì ad introdursi nella fortezza, ma qui incontrò un altro pari suo, dal nome poetico, di Cavaliere Triste, che aveva lo stesso scopo. Invece di allearsi (visto anche che le principesse erano due), essi si misero a duellare tra loro finchè feriti e malconci dovettero ritirarsi.
In un'altra versione Palmeirim prevale, con l'aiuto di un altro gigante che si chiama Dramusiando.

(Nella mia visita ad Almourol ho cercato se vi erano tracce del gigante e delle principesse, ma ahimè, non ne ho trovate!!)
Informo che il castello si visita pagando una piccola cifra a dei barcaioli che in cinque minuti ti conducono ad un piccolo porticciolo, da dove parte il percorso per la visita che si effettua in 30 minuti. Al ritorno della mia visita, una compagnia di ragazzini, si era impadronita del castello. Dalla sponda del fiume, ormai al sicuro, la mia fantasia, al sentire le urla dei bambini eccitati nel piccolo bosco che circonda il castello nell'isola , mi suggeriva immagini del gigante che uscito dal suo nascondiglio, ne faceva scempio....
Un'altra leggenda.... Il sire di Almourol era un emiro arabo chiamato Almorolon. La figlia di costui si innamorò di un cavaliere cristiano, che si introduceva segretamente nel castello per vederla, ogni notte. Ma questo era solo uno strattagemma del cavaliere per potersi introdurre nel castello e conoscerne le sue difese, perchè poi aprì le porte ai suoi compagnì e dopo una lotta furiosa si impadronì della fortezza. L'emiro arabo e la figlia tradita, si gettarono dagli spalti, nel fiume che li inghiottì...
L'ultima leggenda è quella di Donna Beatrice che era figlia di un gueriero visigoto dal nome di don Ramiro (?). Costui, uomo crudele, uccise una donna mora con sua figlia e catturò un ragazzino che divenne col tempo il suo paggio ad Almourol. Ma il ragazzo all'insaputa di tutti, era il fratello della bambina uccisa e a tempo debito colse l'occasione di avvelenare la moglie di don Ramiro. Però col tempo si innamorò, ricambiato, di Beatrice, ed abbandonò ogni desiderio di vendetta. Quando don Ramiro tornò dalla guerra, il giovane moro raccontò tutto alla sua innamorata e fuggì con lei. Di loro non se ne ebbe più notizia, ma il crudele don Ramiro, morì di rimorsi.
Si dice che nelle notti di luna piena si vedano a volte ad Almourol i due innamorati stringersi felici con ai loro piedi il crudele Ramiro che chiede loro perdono....

Fabrizio Frosali

P.S. Notate che ho anche potuto trovare una immagine della "formosa" principessa Miraguarda, che vi offro. Ne ho anche una del gigante ma non se se siete interessati....

venerdì 22 giugno 2012

Il mistero di LOARRE castello templare.




In un documentario allegato al DVD di "Le Crociate" di Ridley Scott, si parla di un qualcosa di misterioso legato a questo castello. Alla fine si scopre poi che il mistero si risolve tutto in un tunnel segreto che portava fuori dalle mura tramite un lungo sotterraneo per consentire la fuga in caso di impossibilità a resistere ulteriormente. Non c'è nulla di strano in questo, praticamente tutti i castelli avevano vie di fuga segrete.
Ma qualcosa di particolare si può invece trovare nella apparentemente strana decisione del re di Aragona Sancho Ramirez, che nel 1.071 decise di affidare la custodia del castello a dei semplici frati agostiniani. A quel tempo e per molti anni a venire Loarre costituì un baluardo sito in un posto strategico, ed era stato teatro di molte lotte. sembra anche che per un corto periodo fosse stato anche occupato dai mori che lo rilasciarono nel 1070. Dunque affidare un castello a dei semplici monaci dediti solo alla preghiera? Strana decisione quella del re, perchè va notato che gli ordini militari dei templari e degli ospitalieri erano ancora di là da venire. O forse quei monaci erano dei "templari" antelitteram di cui nessuno parla?'
La storia successiva è incerta sebbene il castello mantenne lo status di possessione reale e tuttavia continuò ad ospitare la confraternita dei frati che era sussidiaria alla grande abbazia di Montearagon.
Poichè sono stato anche in questo luogo il prossimo post sarà proprio Montearagon.
Fabrizio Frosali

mercoledì 20 giugno 2012

Il sabba dei Gatti




Tra due paesini francesi che si fregiano di possedere entrambi due eccezionali cappelle rotonde , Neuvy Saint Sépulchre e Saint Leonard de Noblat , (L'influenza dei templari è sempre presente) sulla via antica di Santiago de Compostella in territorio francese, tra Vezelay e Orthez, c'è un luogo dove esistono a poca distanza due quadrivi, nei dintorni di Saint Benoit du Sault. Qui, secondo la leggenda si tiene il tradizionale Sabba dei gatti, che avviene nella notte di Natale. Tutti i gatti della regione si riuniscono per danzare, cantare e altre cose. Immagino che questa leggenda sia il ricordo ancestrale di ben altri sabba, non necessariamente feste orgiastiche, svolgentesi in epoche più remote. Tracce di questi gatti sono evidenziate anche nella decorazione delle chiese come l'immagine del gatto di Neuvy che ho potuto reperire, dimostra.

giovedì 10 maggio 2012

La rotonda di SIMIANE alto luogo templare





LA STUPEFACENTE ROTONDA DI SIMIANE ED I SUOI SEGRETI 

In un angolo remoto della Provenza, si trova una costruzione molto particolare, la cui importanza è stata finora sottostimata dagli studiosi del Medioevo e dell’ordine dei templari. Il paesucolo dove quest’edificio si trova, si chiama Simiane la Rotonde, e trae il nome proprio dalla “Rotonda” che è la costruzione di cui vi voglio parlare. Questa è in pratica tutto ciò che rimane del castello dei Simiane-Agoult, perché il resto è caduto in rovina. E’ in sostanza il mastio del castello, che è già di per se sorprendente, una costruzione tozza, a tronco di cono, cui si accedeva dagli spalti della cortina difensiva, in parte ottagonale, in parte circolare, ma questo è dal di fuori. (vedasi schema allegato). Dentro invece…

LA SALA ROMANICA
Al piano intermedio ci troviamo in una sala romanica, sormontata da una cupola alta più di 5 metri, aperta in alto al centro da un oculus di cm 80 e suddivisa da 12 nervature che salgono con un movimento contorto verso la cima, dove si trova il cerchio aperto. Intorno a queste dodici nervature, alla base della rotonda, sussistono dodici nicchie, di cui quattro sormontate da false aperture verso l’esterno, e, su ciascun capitello d’ogni nicchia, maschere umane stranamente deformate. Una potrebbe essere quella di una scimmia, da cui la famiglia dei Simiane avrebbe preso il nome…
Chi ha visitato la chiesa del Tempio a Londra, quella con i gisants dei cavalieri templari sul pavimento, non potrà far altro che notare l’estrema somiglianza dei due locali. Il luogo ha un’acustica particolare ed in agosto accoglie un festival internazionale di musica antica le “Riches Heures musicales de la rotonde”. Del resto, in molte costruzioni templari l’acustica giocava un ruolo di rilevo, come ad esempio nella chiesa della “Vera Cruz” al di fuori di Segovia.
Oltre alla chiesa templare di Londra e a quella ormai inesistente di Parigi, Simiane ricorda molto quella di Tomar in Portogallo. Già in un atto del 1031 si parla del “castrum” di Simiane. Nel medioevo gli Angoult –Simiane erano tra i vassalli più potenti dei conti di Provenza e Forcalquier, possedendo non meno di una cinquantina di rocche nella zona. La rotonda, costruita nel più antico castello di loro proprietà, fu edificata pare alla fine del XII secolo o agli inizi del XIII° da Guiran d’Agoult o da suo fratello Bertrand Raimbaud e costituisce il punto nevralgico della difesa del maniero, visibile da grande distanza. Il luogo dove sorge sarebbe stato donato dalla famiglia Simiane ai templari di Saint Maurice, in seguito ad un voto fatto dal figlio dei signori, di ritorno dalla terra Santa.
Ebbene, al di là della bellezza e dello stupefacente stato di conservazione, su cui si sofferma sempre la saggistica tradizionale, molti interrogativi si pongono e aspettano una risposta…
Di alcuni di questi voglio farvi partecipi avvertendo che il luogo si presta a molteplici interpretazioni e speculazioni, ma anche a voler tener bene i piedi per terra non possiamo non rimarcare che…

SE VOLETE SCOPRIRE I MISTERI DELLA ROTONDA NON POSSO CHE RIMANDARVI AL N. 1 DI ARCANA WORLD, IN VENDITA ORA, DOVE L'ARTICOLO E' RIPORTATO PER INTERO

domenica 15 aprile 2012

La caverna POLOVRAGI della serie "Misteri della Romania"


Vicino alle rive del fiume Olt si trova la caverna POLOVRAGI che si dice sia il regno di ZAMOLXE il dio supremo dei Daci. Lui usava questa caverna per recarsi in segretoa Sarmisegetuza, la capitale. Naturalmente qui si troverebbero molti tesori di origine dacica e pare che i ricercatori abbiano trovato tutti una morte tragica

I templari a FORCALQUEIRET

Pian piano mi erudisco e VI erudisco su fatti ignoti (Noti cioè solo a storici locali che andrebbero rivalutati, invece che pubblicare le solite notizie generali mainstream buone solo per chi si avvicina per la prima volta alla materia!)
Questa volta Vi parlerò del castello di FORCALQUEIRET e  per una volta (non è la prima, ma lo fo raramente, perchè non ci sono stato, ma ho l'intenzione di andarci) ho raccolto foto in rete. Perchè voglio visitarlo mi direte....
Perchè.....
A questo punto traduco da un libro che mi è appena arrivato...
"Il castello di Forcalquieret sarebbe stato costruito dai templari della Commanderie di Roquebrussane nel 1149 su domanda dei Visconti di Marsiglia in seguito alla distruzione del villaggio dai Saraceni nel 1148.
Sempre secondo questa cronaca locale, nel marzo 1308  (anno dell'arresto dei templari in Provenza, ricordo a chi legge) il castello sarebbe stato assediato dalle truppe di Carlo II re di Napoli e conte di Provenza per sloggiare 45 templari che ci si erano rifugiati. L'assedio sarebbe durato fino al settembre 1308. Quando gli armigeri del Conte di Provenza penetrarono nella fortezza, la trovarono vuota di tutti gli occupanti..."

Ed ora una domanda: é una ragione sufficiente per visitare queste romantiche rovine o sono io un inguaribile sognatore che esercita troppo la fantasia?


Fabrizio
.

martedì 13 marzo 2012

LA TAVOLA DI SAN CELESTIUS


Dedicato a chi ha letto il mio articolo sul forte di Buoux (vedi Arcana magazine n. 2 e 3)

Chi ha letto il mio pezzo su indicato, forse sarà curioso di saperne qualcosa di più su Weysen e sulle ricerche che ha compiuto nel Verdon che è un luogo spettacoloso e anche molto misterioso. L'autore nei suoi libri affermò di aver rilevato uno zodiaco gigante disegnato sul terreno nella zona da lui considerata e nel suo primo libro l'Ile des veilleurs c'è di questo una enorme mappa. Ma i suoi libri sono di difficile lettura, Weysen è un esoterista puro e rari sono i riferimenti pratici che possono esser utili a una ricerca. Le foto delle rocce del Verdon, che a suo dire rappresentano animali più o meno fantastici modellate dalla natura o dalla mano dell'uomo, con cui riempie i suoi testi, per me sono solo immagini di pietre, comunque... basandosi sulla tavola di San Celestius ritrovata nella cappella del castello (si fa per dire: é una costruzione davvero male in arnese) ritrovò una scritta scolpita su una falesia vicino al ponte di l'Evescat. Questa gli permise di rinvenire, nella collina ad est di questo ponte fra il torrente Jabron e il ponte di Bourguet, diverse gallerie sotterranee. Inoltre, a suo dire, a la Treille ci sarebbe il più grande lago sotterraneo del mondo (!), con una caverna profonda 20 metri. L'acqua del lago dovrebbe essere quella dell'origine della vita, perchè porterebbe con se dei segreti primordiali (L'ho già detto: Weysen è un esoterista), e sarebbe stata scoperta dal professor Van Nutsen dell'Università di Amsterdam.

Forse davvero Weysen ha trovato qualcosa ahimé molto diverso dal tesoro dei templari che era l'oggetto delle sue prime ricerche; ormai è morto e non potrà dirci più nulla , personalmente però sono molto scettico di fronte a questi “ritrovamenti”

Le immagini rappresentano la tavola di San Celestius,e un ponte sul Jabron, zona del Verdon


martedì 6 marzo 2012

TOUR TEMPLARI E NON SOLO 2012



Scopo della gita è visitare, al di fuori delle normali rotte turistiche, siti che possano soddisfare gli amanti dell'epopea e la presenza templare in Provenza, oltre a luoghi medievali e preistorici di sicuro interesse per i cultori del mistero.

Programma di viaggio dal 20 al 24 giugno 2012
Per gruppo minimo di 20 partecipanti

1° giorno –
ore 05,00 Partenza in pullman con autista al seguito da Roma (luogo da definire)
Soste logistiche ed incontro con gli altri partecipanti lungo il percorso (Arezzo Firenze-Livorno-Genova)
In serata arrivo in zona di FONTAINE DE VAUCLUSE –
cena e pernottamento in Hotel Eventuale passeggiata e visita a piedi del paese.

2° 3° giorno –
prima colazione e cena in hotel -
Partenza per le visite (non necessariamente in questo ordine) di:
--- L'enorme forte di BUOUX castello legato tra l'altro, alla resistenza dei Templari all'arresto, -- Il Priorato di CARLUC, alto luogo templare e celtico -- la stupefacente ROTONDA DI SIMIANE, copia in piccolo di quella del Tempio di Londra e Gerusalemme – APT, con la sua chiesa a doppia cripta, – FONTAINE DE VAUCLUSE, forse il luogo più caratteristico e piacevole di tutta la Provenza -- ABBAZIA DI SENANQUE, una delle più grandi e importanti abbazie benedettine – VENASQUE, chiesa e battistero, forse antico tempio di Venere -- MAZAN (cimitero dei vampiri) -- BONNIEUX - LACOSTE- Tipici paesini provenzali – (Nel secondo castello di De Sade, privato, visibile solo dall'esterno)
e tempo a disposizione permettendo:
il COLORADO FRANCESE (Piccola zona, simile ai territori del West americano) o GORDES con le sale trogloditiche. – SAUMANE
4° giorno
prima colazione in hotel e partenza ( con bagagli al seguito) per la Regione del Verdon
Visita (breve) di GREOUX LE BAINS, sede di un castello templare -- LE GOLE DEL VERDON , meraviglia naturale lunga 40 km, seconda solo al Gran Canjon del Colorado, e le cittadine che la delimitano, CAVAILLON e MOUSTIERS SANTE MARIE con la sua stella
In serata arrivo in hotel – cena e pernottamento

5° giorno
Prima colazione in hotel e partenza per il rientro in Italia –
Breve visita al DOLMEN di DRAGUIGNAN,
– Soste logistiche lungo il percorso e arrivo a Roma (ultima destinazione) in tarda serata)

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: EURO 680,00
Supplemento camera singola (limitate) per 4 notti Euro 150
Prenotazione : Caparra di soli euro 100 da versare prima possibile.

La quota comprende:
- - viaggio in pullman con autista al seguito A/R
- - sistemazione in hotels di 3-4 stelle in camere doppie
- - trattamento di mezza pensione
- - accompagnamento-guida del nostro esperto Fabrizio Frosali
- -l’assicurazione medico –no-stop

La quota non comprende:
- le bevande ai pasti – gli ingressi ove previsti – le spese personali e quanto non indicato nella quota comprende.

NB: le visite indicate nel programma saranno effettuate nei giorni indicati ma potranno essere spostate in relazione alle esigenze di percorso e delle condizioni del tempo.

Organizzazione Tecnica :
ALKA-TRAZ by TRADEVENT TO srl
Le Evasioni
via di Santa Croce in Gerusalemme 13
IBAN IT56B0832703243000000002326
Banca di Credito Cooperativo di Roma ag 121


Email agenzia di viaggi
info@alka.traz.it
Tel. 06 70614213
l.meoni@tradevent-to.com
ed il telefono diretto di Lucilla Meoni 342-6103006
ed infine il sito:
http://www.alka-traz.it/



SPECIFICHE E DESCRIZIONI PER ALCUNE LOCALITA' VISITATE

FONTAINE DE VAUCLUSE- Uno dei luoghi più spettacolari, turistici e rilassanti di tutta la Provenza, legato alla storia del Petrarca e di Laura la sua amata. Si può visitare, oltre alla sorgente ubicata in un grande anfratto del monte, la chiesa romanica con sarcofago merovingio, le rovine del castello, ed eventuali musei

IL FORTE DI BUOUX - di origini preistoriche, costituì uno dei pochi luoghi di Francia dove i templari fecero opposizione all'arresto (vedi Arcana n. 2 e 3). Ha caratteristiche architettoniche stupefacenti, tra cui una ciclopica scala segreta ed un manufatto strano, forse una vasca sacrificale. Verranno illustrate anche le anomalie difensive strutturali.

IL PRIORATO DI CARLUC – E' in primo luogo una vasta necropoli, raccolta attorno alle rovine di tre chiese di cui una ancora in buono stato, inoltre cella di un eremita, sorgente sacra, e simboli templari tra cui croci e sigillo di Salomone ecc.
IN QUEST'ULTIMO SITO VERRA' ORGANIZZATA TRA I PARTECIPANTI UNA PICCOLA CACCIA AL TESORO con in premio: DUE BOTTIGLIE DI VINO FRANCESE

LA ROTONDA DI SIMIANE – Stupefacente piccola rotonda, simile a quella del Tempio di Londra e di Tomar, ubicata sulla sommità di un paesino che trae il nome dalla Rotonda stessa,
costruita dai templari nella parte centrale del mastio di un minuscolo castello, che pone molti enigmi riguardo alla costruzione e all'uso che ne veniva fatto.

APT – si visita il centro caratteristico con le sue stradine strette medievali e la cattedrale con le due cripte sovrapposte legate al culto di Sant'Anna.

ABBAZIA DI SENANQUE – Una delle tre grandi abbazie della Provenza, molto fotografata per campi di lavanda che la circondano. La visita dell'interno è facoltativa e viene fatta a gruppi con la guida locale, ma è concessa una certa libertà d'azione e sarà spero possibile visionare un misterioso graffito collegato alla regola aurea, ubicato in un piccolo sotterraneo di norma non indicato dalla guida.

MAZAN – Viene visitato il caratteristico “cimitero dei vampiri”, così chiamato in alcune guide per il grande numero di pesanti sarcofagi forse di origine merovingia. Si può inoltre visitare la lugubre cappella del cimitero semisotterranea (per entrare dobbiamo scendere diversi gradini).

GOLE DEL VERDON - MOUSTIERS SAINTE MARIE – Oltre alle spettacolari gole che dal livello dell'acqua in un paesaggio strano e particolare si arrampicano fino a 2000 metri di quota, visiteremo il paesino di Greoux Les Bains, con un castello templare (quasi di sicuro non visitabile perché ancora in restauro,) Cavaillon, e Moustiers Sainte Marie che è uno dei paesi più rinomati della Provenza. La sua particolarità è di arrampicarsi su due picchi che sono collegati da una catena, con nel centro una stella, posta là da un crociato come ex voto di ritorno dalla Terrasanta.

DOLMEN DI DRAGUIGNAN – Il più grande di tutta la Provenza, alto più di due metri e lungo sei, luogo adatto a raccoglimento e meditazione.

domenica 19 febbraio 2012

La fontana pornografica di FORCALQUIER




In una delle più centrali piazze del paesino provenzale di Forcalquier, si trova una fontana con delle sculture quantomeno sconcertanti. E' denominata la fontana pornografica: accanto a simboli riconducibili ai templari, si trova un'immagine abbastanza esplicita, che per alcuni è stata messa a ricordo degli amori contronatura, che i monaci guerrieri si dice praticassero. Allego qui immagini della fontana quale curiosità. Il monumento è dopotutto un'opera d'arte non fosse altro che per la sua antichità. E' però posteriore all'epoca templare.

venerdì 10 febbraio 2012

Il mistero del forte di BUOUX




DDDoveva essere accaduto, non era possibile il contrario, ed alla fine ne ho trovato traccia.
Sicuramente anche voi che leggete vi sarete posti la stessa domanda: possibile che un corpo potente e agguerrito come quello dei Templari si sia arreso in massa, senza colpo ferire, agli ordini d’arresto di Filippo Il Bello? Possibile che non vi sia stata una resistenza armata? Eppure è quello che normalmente si legge sui libri e le riviste in circolazione ed anche su esplicite mie domande a conferenzieri che trattavano il tema, è sempre stato risposto nello stesso modo.
A forza di leggere sull'argomento, però, ho trovato qualcosa di diverso: seppur in pochissimi casi una resistenza armata ci fu, con esiti diversi a seconda delle forze impiegate e dei luoghi.
Qui parleremo di quella dei templari della Provenza all’arresto. Sembra che la loro lotta per la vita fu importante, e coronata dal successo. Avvenne, guarda caso, in un luogo misterioso e stupefacente che avevo visitato in precedenza, meravigliandomi di alcune caratteristiche peculiari del sito e ponendomi molte domande, senza sospettare che proprio lì era successo qualcosa che riguardava direttamente gli argomenti che m’interessavano.
Ma andiamo con ordine. Si deve a Bernard Falque de Bezaure, vecchio archivista della biblioteca Mejanes ad Aix en Provence ed autore di diversi libri sui Templari della Provenza, di aver riportato la notizia: un discreto numero di cavalieri si ribellarono all'arresto e si trincerarono in alcune piazzeforti, di cui la più importante è senz'altro quella di Buoux. Possibile?
De Bezaure in una miriade di libri, di cui gli ultimi editi privatamente e di difficile reperibilità, cita fonti d’archivio e fornisce una spiegazione soddisfacente al fatto.

L’EPISODIO STORICO

Bisogna innanzi tutto capire come sia stato possibile un comportamento diverso dei Templari di Provenza rispetto a quelli del resto della Francia: la spiegazione è conseguente al fatto che questa regione, a quel tempo, non era sotto il dominio diretto di Filippo il Bello, ma retta da Carlo II d’Anjou, che all'inizio del secolo era successo a suo padre Carlo I ed era sbarcato in Sicilia per attaccare Federico d’Aragona nel corso della guerra per il possesso delle due Sicilie.
Federico d’Aragona chiese l'aiuto dei Templari che alla fine sconfissero le truppe di Carlo II tenendolo prigioniero finché non negoziò la resa.E’ ovvio quindi quanto Carlo II odiasse i templari e nel contempo li temesse: questo spiega anche perché l'ordine d’arresto per i monaci guerrieri non fu eseguito subito nell'ottobre 1307.Carlo II attese tre mesi prima di passare all'azione e questo dette modo ai templari di prepararsi.
La circoscrizione territoriale del tempio in Provenza, andava dalle Alpi fino a Saint Gilles e Montpellier: queste due città dipendevano dal regno di Francia e il confine era il Rodano.I primi processi e torture contro i Templari avvennero a Beaucaire, Nimes e Aigues Mortes (città ad ovest del Rodano) ma i Templari di Provenza, cioè quelli ad oriente del Rodano, furono arrestati solo il 24 gennaio 1308.Bernard Falque cita anche i nomi di tutti i Templari arrestati, un numero irrisorio: solo 48 in tutta la Provenza!
I Monaci guerrieri furono imprigionati nelle fortezze della contea: 21 a Pertuis e 27 a Meyrargues (archives departementales des bouches du Rhone serie B (1308-B151).
Pare che per ogni “commanderia” sia rimasto solo un confratello (e forse nemmeno quello) per ricevere i soldati del conte di Provenza. Inoltre i templari erano stati avvertiti in anticipo dal vescovo di Tolone Raimond Rostang, affiliato in segreto all'ordine. Bernard Falque cita anche l'esempio dell'ex comandante d’Aix en Provence che non fu bruciato ad Aix, ma ebbe solo un periodo di prigionia nel castello di Meyrargues e finì i suoi giorni come comandante degli Ospitalieri. I turcopoli, le milizie sostanzialmente di “colore” al servizio dei Templari, comprendenti Armeni Turchi e Siriani, s’integrarono, senza essere troppo molestati, nella Milizia dei Cavalieri di Cristo in Portogallo o in altri ordini spagnoli come quelli di Montesa e Calatrava.
La maggior parte dei Templari della Provenza ebbe modo di eclissarsi, ma un certo numero di essi si trincerarono nella fortezza di Buoux e in due altri luoghi (che citerò alla fine dell’articolo) e resistettero armi alla mano senza essere mai conquistati, finché dopo la morte di Filippo il Bello, del papa Clemente V e del conte di Provenza Carlo II, cessarono di combattere e rimisero "le due fortezze che non furono mai prese" alla camera apostolica d’Avignone.
....
Questa è solo una piccola parte dell'articolo. Se volete saperne di più procuratevi il n. 2 e 3 di Arcana magazine del Febbraio, Marzo 2012
Fabrizio Fr
osali

mercoledì 8 febbraio 2012

ARCANA magazine


Allego a questo post la copertina di Arcana magazine n. 2 . Questo numero contiene tra l'altro la prima parte di un mio lungo articolo dedicato alla difesa dei templari nel forte di Buoux, in Provenza. L'articolo a mio giudizio è illustrato magnificamente e sono stato anche inaspettatamente omaggiato di una foto che mi ritrae in visita al forte.
Fabri

martedì 7 febbraio 2012

LOARRE castello templare





Un post solo di foto, questa volta. Loarre è uno dei più grandi castelli monasteri del nord della Spagna. Era uno dei più importanti castelli tenuti dai templari. Sito vicino Huesca, la vista che si ha dall'alto è a perdita d'occhio. Il luogo remoto accresce il fascino della costruzione. L'importanza di queste foto sta nel fatto che attualmente l'accesso alle terrazze site sui tetti delle torri pù alte è disabilitato, (forse per ragioni di sicurezza?).
Copyright foto Fabrizio Frosali