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venerdì 10 febbraio 2012
Il mistero del forte di BUOUX
DDDoveva essere accaduto, non era possibile il contrario, ed alla fine ne ho trovato traccia.
Sicuramente anche voi che leggete vi sarete posti la stessa domanda: possibile che un corpo potente e agguerrito come quello dei Templari si sia arreso in massa, senza colpo ferire, agli ordini d’arresto di Filippo Il Bello? Possibile che non vi sia stata una resistenza armata? Eppure è quello che normalmente si legge sui libri e le riviste in circolazione ed anche su esplicite mie domande a conferenzieri che trattavano il tema, è sempre stato risposto nello stesso modo.
A forza di leggere sull'argomento, però, ho trovato qualcosa di diverso: seppur in pochissimi casi una resistenza armata ci fu, con esiti diversi a seconda delle forze impiegate e dei luoghi.
Qui parleremo di quella dei templari della Provenza all’arresto. Sembra che la loro lotta per la vita fu importante, e coronata dal successo. Avvenne, guarda caso, in un luogo misterioso e stupefacente che avevo visitato in precedenza, meravigliandomi di alcune caratteristiche peculiari del sito e ponendomi molte domande, senza sospettare che proprio lì era successo qualcosa che riguardava direttamente gli argomenti che m’interessavano.
Ma andiamo con ordine. Si deve a Bernard Falque de Bezaure, vecchio archivista della biblioteca Mejanes ad Aix en Provence ed autore di diversi libri sui Templari della Provenza, di aver riportato la notizia: un discreto numero di cavalieri si ribellarono all'arresto e si trincerarono in alcune piazzeforti, di cui la più importante è senz'altro quella di Buoux. Possibile?
De Bezaure in una miriade di libri, di cui gli ultimi editi privatamente e di difficile reperibilità, cita fonti d’archivio e fornisce una spiegazione soddisfacente al fatto.
L’EPISODIO STORICO
Bisogna innanzi tutto capire come sia stato possibile un comportamento diverso dei Templari di Provenza rispetto a quelli del resto della Francia: la spiegazione è conseguente al fatto che questa regione, a quel tempo, non era sotto il dominio diretto di Filippo il Bello, ma retta da Carlo II d’Anjou, che all'inizio del secolo era successo a suo padre Carlo I ed era sbarcato in Sicilia per attaccare Federico d’Aragona nel corso della guerra per il possesso delle due Sicilie.
Federico d’Aragona chiese l'aiuto dei Templari che alla fine sconfissero le truppe di Carlo II tenendolo prigioniero finché non negoziò la resa.E’ ovvio quindi quanto Carlo II odiasse i templari e nel contempo li temesse: questo spiega anche perché l'ordine d’arresto per i monaci guerrieri non fu eseguito subito nell'ottobre 1307.Carlo II attese tre mesi prima di passare all'azione e questo dette modo ai templari di prepararsi.
La circoscrizione territoriale del tempio in Provenza, andava dalle Alpi fino a Saint Gilles e Montpellier: queste due città dipendevano dal regno di Francia e il confine era il Rodano.I primi processi e torture contro i Templari avvennero a Beaucaire, Nimes e Aigues Mortes (città ad ovest del Rodano) ma i Templari di Provenza, cioè quelli ad oriente del Rodano, furono arrestati solo il 24 gennaio 1308.Bernard Falque cita anche i nomi di tutti i Templari arrestati, un numero irrisorio: solo 48 in tutta la Provenza!
I Monaci guerrieri furono imprigionati nelle fortezze della contea: 21 a Pertuis e 27 a Meyrargues (archives departementales des bouches du Rhone serie B (1308-B151).
Pare che per ogni “commanderia” sia rimasto solo un confratello (e forse nemmeno quello) per ricevere i soldati del conte di Provenza. Inoltre i templari erano stati avvertiti in anticipo dal vescovo di Tolone Raimond Rostang, affiliato in segreto all'ordine. Bernard Falque cita anche l'esempio dell'ex comandante d’Aix en Provence che non fu bruciato ad Aix, ma ebbe solo un periodo di prigionia nel castello di Meyrargues e finì i suoi giorni come comandante degli Ospitalieri. I turcopoli, le milizie sostanzialmente di “colore” al servizio dei Templari, comprendenti Armeni Turchi e Siriani, s’integrarono, senza essere troppo molestati, nella Milizia dei Cavalieri di Cristo in Portogallo o in altri ordini spagnoli come quelli di Montesa e Calatrava.
La maggior parte dei Templari della Provenza ebbe modo di eclissarsi, ma un certo numero di essi si trincerarono nella fortezza di Buoux e in due altri luoghi (che citerò alla fine dell’articolo) e resistettero armi alla mano senza essere mai conquistati, finché dopo la morte di Filippo il Bello, del papa Clemente V e del conte di Provenza Carlo II, cessarono di combattere e rimisero "le due fortezze che non furono mai prese" alla camera apostolica d’Avignone.
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Questa è solo una piccola parte dell'articolo. Se volete saperne di più procuratevi il n. 2 e 3 di Arcana magazine del Febbraio, Marzo 2012
Fabrizio Frosali
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